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INIZIATIVE PER L’AMBIENTE
Il cambiamento climatico è sicuramente legato alle emissioni di gas a effetto serra (GHG), che tutte le imprese devono gestire e ridurre. Ci sono anche molte altre aree di interesse che potrebbero essere rilevanti per le piccole imprese, tra cui l’inquinamento, i rifiuti, la conservazione dell’acqua, l’energia e la biodiversità. Questi aspetti potrebbero diventare sempre più importanti da comprendere, con lo sviluppo di nuovi standard e best practice.
È importante capire quali siano i fattori più rilevanti dal punto di vista dei rischi e delle opportunità aziendali. Dovreste inoltre essere consapevoli che potrebbero rendersi necessarie considerazioni più ampie per la rendicontazione: ad esempio, la capacità di rispondere alle richieste di informazioni da parte dei vostri partner della catena di fornitura attuali o potenziali o dei finanziatori.
Le seguenti iniziative ambientali potrebbero essere prese in considerazione per capire quale sia l’impatto sulla vostra attività e identificare le azioni da
intraprendere.
Iniziativa: Valutare il rischio di business dei fattori ambientali che potrebbero influenzare l’attività
Azioni da valutare:
Con il supporto dell’analisi SWOT sopra indicata, considerare i fattori ambientali quali il cambiamento climatico, i rifiuti, le condizioni meteorologiche estreme, la biodiversità, l’energia e le tasse/i prezzi sul carbone; per identificare le aree prioritarie, capire quali rischi specifici possono derivare per la vostra impresa da questi fattori, quantificare il loro impatto nonché la probabilità che si verifichino.
Iniziativa: Sviluppare una politica ambientale e integrare l’impegno per l’ambiente negli obiettivi e nella strategia dell’azienda (assicurandosi che ne rifletta la cultura e la natura)
Azioni da valutare:
• Stabilire obiettivi e traguardi a sostegno della politica ambientale, compresa la riduzione dei rifiuti e del consumo di risorse.
• Stabilire un budget e allocare le risorse per raggiungere gli obiettivi e i traguardi.
• Assicurarsi che la politica ambientale tenga conto dei rischi e delle opportunità aziendali legati ai fattori ambientali (vedi sopra). Ad esempio, si dovrebbero riservare fondi per adeguare, o addirittura per sospendere, quei prodotti o servizi il cui impatto ambientale rappresenti un problema.
• Valutare il vostro impatto sui consumi e sull’inquinamento di aria, acqua e suolo, se significativo.
• Assicurarsi che la politica di approvvigionamento adottata sia in linea con gli obiettivi ambientali, per esempio, includendo una valutazione degli impatti e dei piani ambientali dei fornitori, quali le modalità di acquisizione dei materiali in entrata, di gestione dei rifiuti e di riduzione del proprio impatto ambientale derivante dalla produzione.
• Effettuare regolarmente valutazioni sui consumi di risorse e di energia.
• Svolgere un’analisi dei fabbisogni formativi del personale.
• Stabilire le competenze e l’esperienza tecnica necessarie per garantire che il personale sia in grado di attuare la politica ambientale e ridurre l’impronta ecologica dell’azienda.
• Designare un dipendente come responsabile del processo che rendiconti periodicamente i progressi alla direzione.
• Chiedere ai dipendenti di fornire indicazioni su come ridurre gli sprechi ed eliminare i processi improduttivi.
• Elaborare procedure di prevenzione e risposta alle emergenze, compresi ruoli e responsabilità dei dipendenti e test periodici dei piani di emergenza.
• Considerare l’adozione del SDG 13, “Azioni per il clima”, e sviluppare iniziative e piani d’azione correlati, tenendo conto degli obiettivi delle amministrazioni locali.
• Documentare gli elementi chiave di politiche, obiettivi e traguardi ambientali.
• Collaborare con organizzazioni ambientaliste o ONG correlate in eventi congiunti.
Iniziativa: Comprendere la quantità di emissioni GHG e l’impronta di carbonio (carbon footprint) dell’azienda, come misurarla e come ridurla (vedi anche 8 Steps to Enhance GHG Reporting)
Azioni da valutare:
• Suddividere e ottenere i dati sulle emissioni GHG e definire l’ambito cui saranno riferiti. Ad esempio, Scope 1, 2, 3:
– Scope 1 – Diretto (ad esempio, veicoli aziendali e produzione in loco);
– Scope 2 – Indiretto (ad esempio, elettricità, sistemi di riscaldamento/raffreddamento e computer);
– Scope 3 – Indiretto (ad esempio, viaggi dei dipendenti e dei clienti, trasporto e distribuzione).
• Fissare degli obiettivi di emissioni per ridurre la quantità totale di emissioni GHG.
• Considerare i costi connessi al raggiungimento degli obiettivi e assicurarsi che vengano stanziati dei fondi a questo scopo.
• Esaminare le aziende presenti sul mercato che possono assistervi nel misurare le emissioni di carbonio.
• Comprendere quali richieste di informazioni si potrebbero ricevere dai partner della catena di fornitura e come agire per soddisfarle.
• Impegnarsi con gli stakeholder della catena di fornitura per promuovere la riduzione delle emissioni GHG.
• Effettuare un’analisi di scenario per comprendere l’esposizione all’impatto dei cambiamenti climatici sui margini operativi.
• Formare i dipendenti e introdurre incentivi legati al raggiungimento degli obiettivi, al fine di promuovere una maggiore consapevolezza.
• Valutare la possibilità di aderire a iniziative o gruppi locali di azione per il clima.
Iniziativa: Utilizzare un framework per migliorare la gestione e la performance ambientali
Azioni da valutare:
Verificare la possibilità di adottare standard del sistema di gestione ambientale (ad esempio, ISO 14001:2015) come quadro di riferimento per gestire e affrontare le questioni ambientali.
Iniziativa: Attivare modalità per ridurre le risorse, l’uso di energia e i rifiuti
Azioni da valutare:
• Definire e controllare un programma di riciclo con cassonetti appositi.
• Sostituire le lampadine con i LED.
• Isolare tutte le tubature, le pareti e i tetti.
• Valutare le opzioni di energie rinnovabili.
• Rivedere e ridurre il consumo di acqua.
• Non utilizzare carta o modificare le impostazioni predefinite delle stampanti selezionando la modalità fronte/retro.
• Valutare l’acquisto di tecnologia ricondizionata.
• Ridurre al minimo l’uso della plastica nel packaging e/o valutare alternative ai sacchetti di plastica.
• Esaminare le apparecchiature e valutare la possibilità di sostituirle con altre più efficienti dal punto di vista energetico.
• Rivolgersi a fornitori locali, ove possibile.
• Ridurre la necessità di viaggi di lavoro e incoraggiare l’uso dei trasporti pubblici.
• Valutare la possibilità del lavoro a distanza o ibrido.
Iniziativa: Esaminare e rispettare la normativa ambientale
Azioni da valutare:
• Familiarizzare e comprendere le normative locali relative al settore economico specifico.
• Assicurarsi che le norme siano comunicate ai dipendenti e incoraggiare l’adozione delle misure di tutela ambientale.
• Considerare la possibilità di nominare un dipendente responsabile del monitoraggio e della conformità.
• Consultare un avvocato o uno specialista sulla normativa ambientale.
• Monitorare attentamente le controversie su questioni ambientali nel settore economico di appartenenza.
• Accrescere la consapevolezza sulle regole e sulla normativa in materia di greenwashing e di mitigazione di questo rischio.
Iniziativa: Stabilire se le attività aziendali siano idonee a ricevere una sovvenzione o un sussidio governativo nell’ambito della sostenibilità
Azioni da valutare:
• Considerare sovvenzioni/sussidi/prestiti disponibili e verificare i requisiti di ammissibilità.
• Individuare le opportunità di progetti green e i vantaggi di adottare la finanza green (ad esempio, https://www.icmagroup.org/sustainablefinance/)